giovedì 7 agosto 2008

C'era una volta

C'era una volta una bambina che aveva sempre la risposta pronta, un po' impertinente ma simpatica in fondo. tutti la lasciavano fare perchè era divertente e perchè spezzava l'atmosfera tesa in famiglia. La bambina cresce e diventa una donna (uhmamma!) e non cambia anche se a volte intuisce che perde delle buone occasioni per stare zitta.
A volte però la lingua le si intoppa e diventa una semi-ritardata, arrossice e balbetta tenendo gli occhi bassi. In genere questo avviene quando nei paraggi c'è qualcuno che le smuove le budella (meglio di le fa volare le farfalle nello stomaco, no?) - grazie a dio capita di rado - oppure quando assiste o ascolta eventi tragici. eventi che anche se non riguardano lei direttamente le palesano uno spettro che teme, a cui cerca di non pensare anche se sa che nella vita prima o poi sarà un momento da affrontare. La donna ha sviluppato però anche un'altra capacità che da bambina non aveva, quella di entrare in sintonia con le persone che stanno attraversando brutti momenti (secondo lei, certo), forse anche per vigliaccheria perchè fin quando c'è bisogno di curare lo spirito di qualcun'altro, può evitare di pensare al suo. Fatto stà che un giorno le capita di trovarsi nella situazione di poter consolare una persona a cui, in qualche modo, tiene e non ci riesce. Proprio non riesce a dire neanche una parola. in realtà non riesce proprio a pensare a niente. Il momento passa ma lei continua a pensare a come sta la persona, a come starebbe lei se fosse al posto suo, o meglio quando sarà al posto suo, e le viene in mente la frase, detta dall'amica, che tanto l'aveva aiutata in passato. Si può cacciare via il pensiero assillante che torna come la risacca ispirando profondamente ed espirando altrettanto profondamente, in maniera un po' forzata. davvero, lei l'ha sperimentato, funziona.
pensa anche che aiuterebbe chiudere gli occhi e trasformarsi un faro che resta lì in piedi, tenace, anche se le onde sembrano sovrastarlo e a momenti quasi non si vede, ma alla fine vince lui, ce la fa.

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