mercoledì 23 maggio 2012

B - Sustainable

- Ah che bello non vedo l'ora di presentarti la mia coinquilina! Si chiama Angela come te e come te si occupa di sostenibilità!
Ad Amsterdam dalla mia amica C. conosco Angela, lavora in G - STAR nell'ufficio di responsabilità sociale d'impresa (CSR). Dopo la domanda di rito - Ma che sconti pazzeschi hai sulla roba?, iniziamo un po' a parlare di CSR nel settore tessile e in quello bancario, in Olanda, in Italia e nel mondo, di scandali, di buffonate pompate da esperi di comunicazione, di progetti interessanti, di persone che fanno la differenza.

A distanza di tre anni Angela si è trasferita in Svizzera, ha messo su la sua piccola impresa e parla sempre cinque lingue!

http://www.b-sustainable.com/blog.html, Buona fortuna!

giovedì 10 maggio 2012

Manager o spietato dittatore?

A Pasqua, in Molise, raggiungo alcuni amici in un bar, seduti in un affollato tavolino con amici di amici e relativi accompagnatori per una delle solite rimpatriate che si organizzano durante le feste comandate.
Prendo un gelato e fondamentalmente ascolto.

Ascolto racconti di persone che non conosco, arrivate direttamente dalla dinamica City all'immobile sud Italia per due giorni di abbuffate a base di agnello, casciatielli, lasagne e cioccolata. Capisco che la loro permanenza a Londra non è occasionale: si tratta di gente che ha studiato lì, o si è trasferita dopo l'università o dopo le scuole secondarie richiamata dalle succulenti prospettive di guadagno, più che di carriera.
Si occupano tutti di finanza. Lavorano in grandi banche di investimento o fondi speculativi. Alcuni hanno iniziato a giocare con compravendita di titoli da matricole partecipando a concorsi in cui ad ogni partecipante è assegnato un plafond virtuale e vince chi raggiunge il miglior ritorno sul capitale. Fomentati dalla velocità con cui riuscivano a moltiplicare il gruzzolo iniziale, dalla Porsche vinta, hanno proseguito, si sono specializzati, affinando tecniche e ingegno e sono entrati velocemente nel circolo dei corteggiati e contesi da chi apprezza le loro abilità. Non tutti però hanno un padrone. Alcuni continuano a lavorare per sè, ogni tanto, per il resto amministrano il lauto patrimonio accumulato. Nessuno arriva ai 40 anni. Molti hanno/avevano case nel centro di Roma - centro centro es. piazza Navona, non centro dove sto io ovvero Esquilino - che hanno poi venduto per altri investimenti a Parigi o chissà dove. Parlano di club esclusivi, dove riservano uno due tre tavoli anche per gli amici e passano la serata bevendo fiumi di champagne.

Fastidiosa la diffusa, marcata cadenza dialettale mista al cockney. Fastidiosi l'appariscenza dei vestiti e degli accessori, il tono della voce inadeguatamente alto per un bar, seppur affollato. Fastidioso soprattutto l'atteggiamento spavaldo da furbi che hanno capito come godersi la vita senza riflettere sulle conseguenze disastrose, attuali e potenziali delle loro azioni.

Mi giro verso il mio amico
- E tu non hai mai pensato di passare qualche pomeriggio con loro a imparare come fare?
- No, io preferivo giocare a beach volley. Poi sono comunque capitato in banca, a Milano, non pensare che da noi sia tanto diverso. Fanno tutti la stessa cosa. Sono durato un anno e mezzo. Piuttosto precario ma capace di guardarmi allo specchio.

"Quando c'è una carenza di dignità umana universlae o una carenza di ecologia sicura, il capitalismo fallisce. Se i manager vogliono giustificarsi dicendo - D'accordo, ma io nel frattempo posso diventare molto ricco -, allora dovrebbero essere paragonati ad uno spietato dittatore".
Da un'intervista a Amy Domini, fondatrice di uno degli indici etici più importanti del mondo, segnalata dal Time tra le personalità più influenti del globo.

martedì 1 maggio 2012

Fine settimana umbro

Alla nostra prima esperienza di prenotazione con coupon Movebox restiamo un po' interdetti dalle risposte dei vari relais contattati: Si c'è posto ma non per i coupon; ah avete il coupon...dovreste prenotare per un soggiorno in settimana, quello non vale per il week end; etc.. Un po' scoraggiati non molliamo e prenotiamo ricordandoci quasi per sbaglio di menzionare il coupon, a fine transazione.
Il luogo è l'Hotel Palazzo Bontadosi, residenza privata trasformata in albergo tre anni fa, nella principale ed unica piazza di Montefalco, in provincia di Perugia. 
Prima di raggiungere la nostra dimora decidiamo di visitare Orvieto. Ci era capitato più volte di vedere la sagoma del Duomo dalla strada e sembrava maestosa. L'aspettativa non è stata delusa. Il paese è delizioso, il Duomo_di_Orvieto, capolavoro dell'architettura gotica, lascia senza fiato con la sua facciata imponente e ricca di mosaici e bassorilievi.
Prima tappa mangereccia al Duca d'Orvieto dove abbiamo fatto la conoscenza delle Umbriachelle, una pasta fatta in casa con acqua e farina che ricorda i pici toscani, e di pietanze medievali rivisitate come il Peposo con le pere, uno spezzatino morbidissimo, premio domenicale dei lavoratori impegnati nella costruzione del Duomo. Tappa d'obbligo anche il Pozzo_di_San_Patrizio, incredibile opera di ingegneria medioevale di Antonio da Sangallo, voluta dal papa Clemente VII per il timore che la città potesse restare senza acqua durante la sua permanenza. 
Ripartiamo alla volta di Montefalco e ci godiamo la verdissima campagna umbra. Il Palazzo Bontadosi ci accoglie in un'atmosfera ricercata che integra bene l'antichità del posto e il gusto raffinato e moderno. 


La nostra Junior Suite affaccia sulla piazza e dalla finestra adocchiamo il ristorante scelto su tripadvisor per la sera: L'Alchimista. Qui facciamo la conoscenza del Sagrantino, un vino prodotto con uve locali, molto secco. La versione che ci conquista è il passito, di cui compriamo una bottiglia! Con la passeggiata serale scopriamo il paese, un piccolo perfetto gioiello che domina le terre circostanti e che grazie alla permanenza di Federico II di Svevia e dei suoi falchi, perde l'originario e meno fascinoso nome di Coccorone per trasformarsi nel più evocativo Montefalco.
La mattina seguente iniziamo la giornata con un'ora di relax nella SPA dell'albergo, riservata tutta per noi. Abbastanza impressionante il luogo, dove al posto della vasca sensoriale c'era nel 1200 l'antica cisterna del Palazzo!
Partiamo alla volta di Spello dove a furia di camminare tra i ripidi vialetti del paese ci viene una gran fame! Al Ristorante Porta Venere mangiamo bene ma l'atmosfera non è delle migliori: i camerieri sono irritabili e litigano con alcuni clienti che si lamentavano per il servizio troppo lento!
Ad Assisi ci eravamo stati entrambi da piccoli, con i nostri genitori ma io non mi ricordavo quasi niente. Il paese, la Basilica, o meglio le Basiliche, di S. Francesco mi hanno fatto una grande impressione. Dopo il terremoto del 97 hanno ricostruito ciò che era andato distrutto della Basilica superiore e hanno fatto un gran bel lavoro, peccato che in molti punti la volta stellata sia comunque andata persa.


Un paio di ore in macchina ed eccoci di nuovo a Roma, immersi nel caos. I sensi sono ancora ostaggio della bellezza esperita, l'augurio è che duri fino alla prossima bella esperienza!


Itinerario