lunedì 25 agosto 2008

cristo risorto


Sono in giro in cile da una settimana e oggi e' stata una giornata un po' cosi'. Al pub ieri Pablo e Gracia mi avevano detto che sarei rimasta sbalordita dalla bellezza dell'isola. Io ho nutrito una grande aspettativa (no, non imparo) e non curandomi della pioggia e del fatto che avessi dormito tre ore, ho preso bus e traghetto tutta contenta di arrivare a Chiloe'.
Che desolazione. evidentemente d'inverno non esprime tutta la sua magnificenza. Oltre al paesaggio, davvero non c'e' niente, per lo meno per quel poco che ho visto, la parte nord. solo che con la pioggia cattiva che c'era il paesaggio non era un granche'. se rinasco mucca pero' voglio stare a Chiloe'.
e' super verde, l'erbetta sembrava proprio invitante, ed era pieno di vitelli e agnelli, insomma una ricca ultima generazione.
nel mercato ho visto delle cose fantascentifiche: telline giganti, molluschi di ogni specie messi ad essiccare, poi infilzati come collane. pare si usino cosi' nelle zuppe. e poi l'aglio! grande come il plamo della mia mano. e tutto senza OGM. eh, la iuvia.
in una chiesetta sperduta dove non sono potuta entrare perche' si diceva messa - l'isola e' mooooooooolto cattolica, e' stato tra l'altro l'ultimo posto che gli spagnoli cacciati dai cileni hanno mollato - la guida ci ha fatto notare il cristo sulla parete. non in croce. era un cristo risorto. l'espressione sollevata. il corpo senza ferite e addirittura un poncho appoggiato sul braccio levato in aria. e' la prima volta che vedo un cristo cosi'. mi e' venuto in mente che bastava diffondere un'icona diversa per riscattarci da secoli di gratuiti senzi di colpa.

venerdì 22 agosto 2008

chile super!

e' incredibile pochi giorni di astinenza da internet come possano ridurmi quando poi trovo un pc disponibile: sono a puerto montt, splendida localita' nel sud cileno, non quello vero della patagonia, diciamo il nord del sud, e invece di andare a passeggiare sul lago godendomi il paesaggio del vulcano innevato, sto qui a fare il check delle mail!
ahi mama!
ora vado...e' che ho visto cosi' tante cose belle che stando da sola poi mi va di scrivere, penso che almeno le legge qualcuno! in realta' ho conosciuto molta gente simpatica e ieri ho fatto le ore piccole a san pedro de atacama con la mia neo amica di conception!
credo che stasera mi aspettera' una cena con me, vuol dire che virero' sulla buona cucina per consolarmi, granchio probabilmente.
:))
a presto per ulteriori aggiornamenti e foto!

giovedì 7 agosto 2008

C'era una volta

C'era una volta una bambina che aveva sempre la risposta pronta, un po' impertinente ma simpatica in fondo. tutti la lasciavano fare perchè era divertente e perchè spezzava l'atmosfera tesa in famiglia. La bambina cresce e diventa una donna (uhmamma!) e non cambia anche se a volte intuisce che perde delle buone occasioni per stare zitta.
A volte però la lingua le si intoppa e diventa una semi-ritardata, arrossice e balbetta tenendo gli occhi bassi. In genere questo avviene quando nei paraggi c'è qualcuno che le smuove le budella (meglio di le fa volare le farfalle nello stomaco, no?) - grazie a dio capita di rado - oppure quando assiste o ascolta eventi tragici. eventi che anche se non riguardano lei direttamente le palesano uno spettro che teme, a cui cerca di non pensare anche se sa che nella vita prima o poi sarà un momento da affrontare. La donna ha sviluppato però anche un'altra capacità che da bambina non aveva, quella di entrare in sintonia con le persone che stanno attraversando brutti momenti (secondo lei, certo), forse anche per vigliaccheria perchè fin quando c'è bisogno di curare lo spirito di qualcun'altro, può evitare di pensare al suo. Fatto stà che un giorno le capita di trovarsi nella situazione di poter consolare una persona a cui, in qualche modo, tiene e non ci riesce. Proprio non riesce a dire neanche una parola. in realtà non riesce proprio a pensare a niente. Il momento passa ma lei continua a pensare a come sta la persona, a come starebbe lei se fosse al posto suo, o meglio quando sarà al posto suo, e le viene in mente la frase, detta dall'amica, che tanto l'aveva aiutata in passato. Si può cacciare via il pensiero assillante che torna come la risacca ispirando profondamente ed espirando altrettanto profondamente, in maniera un po' forzata. davvero, lei l'ha sperimentato, funziona.
pensa anche che aiuterebbe chiudere gli occhi e trasformarsi un faro che resta lì in piedi, tenace, anche se le onde sembrano sovrastarlo e a momenti quasi non si vede, ma alla fine vince lui, ce la fa.

martedì 5 agosto 2008

oggetti, il rifiuto dei rifiuti

Il danno:
http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/ambiente/africa-rifiuti-elettronici/africa-rifiuti-elettronici/africa-rifiuti-elettronici.html
La speranza:
http://www.altraeconomiaroma.org/modules.php?name=News&file=article&sid=141
ovvio, i livelli sono diversi ma se ognuno inizia a preoccuparsi di smaltire il suo pc, magari dandolo a una cooperativa che ne usa parti per comporre altre macchine, e si proccupa di smaltire ciò che resta in maniera responsabile, è già qualcosa.

Città dell'Altra Economia, a Roma (Testaccio, ex-mattatoio), un bell'esperimento.

venerdì 1 agosto 2008

romanticherie

- poi non so sinceramente com'è che mi sono convinta, perchè la cosa è nata senza grande passione, un po' alla volta insomma. senza troppo romanticismo... tu che ne pensi?
- ma io...penso che le cose belle non è detto che devono esplodere subito con il fuoco d'artificio. L'importante è che vengano naturali, senza forzature. ci si può scoprire innammorati poco alla volta e sempre di più.
questa la conversazione. ora però, il romanticismo che c'entra?
quando penso a una cosa romantica mi vengono in mente le sdolcinerie (si può dire?), tipo il pucci pucci: mi vuoi bene? anch'io tanto. ti dedico questa canzone (che solo in rarissimi casi è stata scritta o composta dal dedicante alla dedicata o dalla dedicante al dedicato, è uguale) quando leggo questa poesia mi vieni in mente tu, ho scelto la tale suoneria così quando mi chiami mi ricordo che musica c'era quando abbiamo ballato insieme per la prima volta, etc etc etc all'infinito.
tutte cose che hanno poco a che fare con l'amore. capirai, soprattutto se parliamo di sentimento nutrito coccolato affinchè cresca o quantomeno si evolva continuamente.
più simpatia mi fanno invece i luoghi romantici, quelli fisici. Posti in cui capita che l'emozione vissuta si amplifichi perchè cullata da un'onda che fa quel bel rumore perchè si va a infrangere proprio su quello scoglio mentre il vino che bevi sta proprio bene con quel pesce alla brace e ti rendi conto che su quell'isola a due passi da roma potresti starci per sempre, oppure perchè illuminata dalla luce calda di un castello che vedi dall'altra parte del danubio mentre ceni sul ristorante battello e anche se hai gli occhi lucidi dal freddo va bene così, oppure perchè mentre avvicini il il bicchiere con il porto alle labbra e ne senti l'odore forte pensi a come doveva essere quella città subito dopo il terremoto di due secoli fa vista da quel belvedere che adesso ti regala quella meraviglia di panorama, e così via...
insomma, tutta roba che ha poco a vedere con i fuochi d'artificio, almeno per come la vedo io.
non penso di essere molto romantica. a volte mi è stato detto che mi sbagliavo. opinioni, o meglio percezioni. ..e comunque era meglio se stasera uscivo, c'era anche Paravindino all'arena con Signorina F.

pericolo scampato

oggi finalmente arriva la conferma dall'agenzia con tutti i voucher per i voli, gli alberghi e compagnia bella. troppo contenta, stampo tutto e mi metto a leggere. portare il costume, il telo, le scarpe da trekking, la giacca a vento, poi...attrezzatura da campeggio.
eh?
quale campeggio?
per carità, io ho campeggiato due volte nella mia vita - tre se includo quella in cui ho costretto i miei genitori a stare in un bungalow microscopico in cui c'era un'escursione termica degna del deserto, quando avevo 12 anni per seguire l'amichetta del cuore che stava in roulotte con i genitori - e direi che ho già dato. in realtà... ora che ci penso... alla laurea i miei amici mi hanno regalato la tenda e lo zainone da backpacker. ma chi gliel'avrà data 'sta dritta? bah.
spaventata scrivo una mail all'agenzia italiana, in copia quella cilena (perchè la babba è riuscita a trovare un viaggio con commissione doppia. si si è il tempo che manca che mi fa fare le cavolate) dicendo grazie ma forse ho capito male io o ci deve essere stato un errore perchè io non intendo campeggiare e quindi portarmi dietro zavorre di sacco a pelo nè tantomeno la lanterna-fascia che si mette in testa e nemmeno la borraccia.
quando ho sete, voglio comprare una normalissima bottiglietta d'acqua. semplice, immediato.
che figlia di questi tempi!
vabbè, mi rispondono subito che avevano commesso un errore perchè la lista che mi hanno mandato è una standard per tutti i viaggi, compresi quelli avventurosi, ma si erano dimenticati di scrivere che il campeggio non era compreso nel mio tour.
ah, 'mbè.
bene bene. posso dunque rilassarmi e immaginare i colori e gli odori di cui farò esperienza una volta laggiù, dall'altra parte del mondo, tra le ande e il pacifico, e poi proprio in mezzo al pacifico, a rapa nui.
a me sembra abbastanza avventuroso, pure senza attrezzatura da campeggio.