mercoledì 25 febbraio 2009

Che vor dì?

Prima della mitica franci, anzi frangi, ho diviso la casa con D., una ragazza greca trasferitasi in italia per studiare. D. era in grado di di captare i segni del destino, come diceva lei, e di interpretarli in modo che condizionassero la sua vita in maniera naturale, assecondando quello che per lei era già scritto. Più volte ci siamo confrontate su questo, a lei cadeva una bottiglia la mattina e sapeva che corso avrebbe preso la giornata; a me succedevano cose eclatanti e quasi non me ne accorgevo, di sicuro non riuscivo a metterle in sequenza con null'altro. Mi aveva anche insegnato a leggere i fondi di caffè, arte tramandata direttamente dalla nonna turca. Devo dire che era brava e io riuscivo a sopperire alle mancanza di intuito con la fantasia, che per fortuna non mi è mai mancata.
In questi giorni D. mi è venuta in mente perchè mi sono accorta che non faccio altro che raccogliere o andare a sbattere verso cose/persone che hanno in qualche modo a che fare con l'India e mentre io mi chiedo - che vor dì?- D. sicuramante avrebbe avuto la soluzione in tasca.

La mia nuova collega americana dice che un giorno si trasferirà in India. Ne è sicura. Beata lei. Per il fatto che è sicura, non per l'India. Un paio di giorni fa ha vinto non so che premio quel delizioso film su chi vuole essere milionario in versione indiana. Per domani sera mi è arrivato un invito da parte di ben due persone a partecipare a un Bollywood party. Una però è l amia collega americana, forse non conta. Infine, ieri sera sono andata a vedere un film d'animazione, Sita sings the blues, ambientato in India.

Ora, tutto ciò dovrebbe dirmi forse qualcosa. Sicuramente a D. sarebbe chiaro!

3 commenti:

tudo75 ha detto...

Non per smontarti ma purtroppo credo sia semplicemente scoppiata la moda dell'India: per cui ne vedi e ne senti parlare ovunque.
Per quanto riguarda la visita vedrò.
Per ora ho preso un biglietto per fine maggio, per andare a trovare Gianni che sarà in Olanda (Leiden) fino a fine giugno.

rougie ha detto...

ecco, tu allora sei come me. non riesci a vedere oltre le apparenze ;)
ma dai Leiden! all'ESA? c'è un mio amico che lavora lì.
bo, magari faccio un salto da quelle parti a fine maggio, tanto da qua è vicino.
take care e buon we.

tudo75 ha detto...

o forse tutte queste casualità altro non sono che "apparenze", e la realtà è che più che tendere alla ricerca di spiritualità diverse con cui confrontarsi la gente preferisce semplicemente seguire le mode o meglio ancora trasformare il tutto in moda futile e passeggera di cui stufarsi appena il vento cambia.....
si Gianni è all'ESA e saremo lì dal 21 al 24 maggio...
possiamo sempre incontrarci "casualmente" ad Amsterdam in quel weekend
PS: che vergogna, non vederci a Roma ed aspettare di essere all'estero per farlo