mercoledì 18 febbraio 2009

Una vacanza a Lampedusa

Ti ricordi quando pianificavamo la nostra vacanza a Lampedusa? Ci avevamo preso gusto a goderci un'anticipazione delle vacanze a maggio. Ottimo periodo, lo sostengo ancora adesso, per staccare e non arrivare a fine luglio boccheggiando. Ora che effetto ti fa, una vacanza a Lampedusa? Io forse ci andrei comunque ma non tanto per spaparanzarmi al sole quanto per fare un reportage. Ma quanto disperato devi essere per inghiottire delle lamette e sperare che nel migliore dei casi ti salvano prima che l'emorragia interna ti secchi o nel peggiore, il tuo sacrificio servirà a cambiare le cose per altri. Centri di identificazione ed espulsione. Suona proprio male. Evoca cose brutte. Identificare, espellere, cancellare. Hmm, brutta roba. Attenzione a non tirare troppo la corda. Nella disperazione l'atrocità non si riconosce come tale. Si diventa capaci di tutto. Di trascinare nella disperazione chiunque per caso si trova lì e diventa strumento per allertare l'opinione pubblica che per un attimo si scuote sentento la notizia del teatro occupato, degli ostaggi, dei balordi ceceni morti, anzi uccisi soffocati, comprese le donne incinta. Donne incinta quasi consapevoli kamikaze. Quanto devi essere disperato per fare una cosa così? Non hai più nulla da perdere perchè hai già perso tutto. Credo. Per fortuna non lo so.
Adieu.

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