mercoledì 11 giugno 2008

verdegiallorossoenero

era da un po' che non prendevo un treno. con tutti questi aerei e aereoporti e puzza di aerei e di aereoporti avevo dimenticato quant'è bello prendere il treno. aspetti, ti siedi e già sei sollevato al pensiero che quelle ore sei lì e le dedichi al viaggio e a te mentre viaggi. una volta conobbi una persona a graz, un professore universitario, che era innammorato di stromboli e ci andava appena poteva, col treno fino a napoli, poi s'imbarcava. diceva che la destinazione era troppo bella e meritava almeno il tempo di realizzare che ci si stava arrivando.
avevo un bel posto vicino al finestrino e mi sono proprio goduta queste quattro ore sull'interregionale per attraversarel'italia da destra a sinistra. guardando il mio riflesso sul vetro pensavo che mi dispiaceva lasciare l'adriatico. ci sono proprio affezionata. quant'erano belle le estati passate a raccogliere le telline sul bagnasciuga. non credo che adessano ci siano più. mi sa che le importiamo dal cile. magari ad agosto ne farò una scorpacciata, chissà. ero talmente di buon umore che non ho morso neanche il ragazzo che ha attaccato bottone. simpatico, scendeva parecchio più giù di me, fino a messina, sarebbe arrivato dopo sette ore, che non sono poche. io alla fine delle mie quattro ero completamente sfatta. comunque... il ragazzo, riccardo, diceva che in italia solo chi non vuole lavorare non trova lavoro. era andato a fare il concorso per entrare in esercito. ma non l'aveva passato, per la terza volta. io avevo strabuzzato gli occhietti lasciando trapelare la mia incredulità verso questo afflato genuino di ammirazione per l'arma. lui diceva che se entri ti fanno girare il mondo e hai tante opportunità di fare cose che altrimenti non faresti tipo lanciarti con il paracadute. sì lo puoi fare, anche se sei impiegato, però è diverso. mi ha chiesto che facevo io. ho iniziato a dire ma mi sono fermata quasi subito. aveva iniziato a strabuzzare gli occhietti pure lui.
guardando fuori mi sono sentita sollevata pensando che nella vita scorre tutto molto velocemente tra prati infiniti verdi, macchie di fiori gialli e rossi e il nero delle gallerie.

2 commenti:

Ares ha detto...

Ciao Rougie,
non mi ero mai accorto che postavi i commenti sul mio blog con un'identità blogger. quindi sono venuto qui a farmi un giro... e ovviamente anche il tuo blog mi piace molto!

a presto (si fa per dire)

rougie ha detto...

grazie!
tanto primo o poi ti becco...(spero).