Prima della mitica franci, anzi frangi, ho diviso la casa con D., una ragazza greca trasferitasi in italia per studiare. D. era in grado di di captare i segni del destino, come diceva lei, e di interpretarli in modo che condizionassero la sua vita in maniera naturale, assecondando quello che per lei era già scritto. Più volte ci siamo confrontate su questo, a lei cadeva una bottiglia la mattina e sapeva che corso avrebbe preso la giornata; a me succedevano cose eclatanti e quasi non me ne accorgevo, di sicuro non riuscivo a metterle in sequenza con null'altro. Mi aveva anche insegnato a leggere i fondi di caffè, arte tramandata direttamente dalla nonna turca. Devo dire che era brava e io riuscivo a sopperire alle mancanza di intuito con la fantasia, che per fortuna non mi è mai mancata.
In questi giorni D. mi è venuta in mente perchè mi sono accorta che non faccio altro che raccogliere o andare a sbattere verso cose/persone che hanno in qualche modo a che fare con l'India e mentre io mi chiedo - che vor dì?- D. sicuramante avrebbe avuto la soluzione in tasca.
La mia nuova collega americana dice che un giorno si trasferirà in India. Ne è sicura. Beata lei. Per il fatto che è sicura, non per l'India. Un paio di giorni fa ha vinto non so che premio quel delizioso film su chi vuole essere milionario in versione indiana. Per domani sera mi è arrivato un invito da parte di ben due persone a partecipare a un Bollywood party. Una però è l amia collega americana, forse non conta. Infine, ieri sera sono andata a vedere un film d'animazione, Sita sings the blues, ambientato in India.
Ora, tutto ciò dovrebbe dirmi forse qualcosa. Sicuramente a D. sarebbe chiaro!
3 commenti:
Non per smontarti ma purtroppo credo sia semplicemente scoppiata la moda dell'India: per cui ne vedi e ne senti parlare ovunque.
Per quanto riguarda la visita vedrò.
Per ora ho preso un biglietto per fine maggio, per andare a trovare Gianni che sarà in Olanda (Leiden) fino a fine giugno.
ecco, tu allora sei come me. non riesci a vedere oltre le apparenze ;)
ma dai Leiden! all'ESA? c'è un mio amico che lavora lì.
bo, magari faccio un salto da quelle parti a fine maggio, tanto da qua è vicino.
take care e buon we.
o forse tutte queste casualità altro non sono che "apparenze", e la realtà è che più che tendere alla ricerca di spiritualità diverse con cui confrontarsi la gente preferisce semplicemente seguire le mode o meglio ancora trasformare il tutto in moda futile e passeggera di cui stufarsi appena il vento cambia.....
si Gianni è all'ESA e saremo lì dal 21 al 24 maggio...
possiamo sempre incontrarci "casualmente" ad Amsterdam in quel weekend
PS: che vergogna, non vederci a Roma ed aspettare di essere all'estero per farlo
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